Per tutti i lavoratori dipendenti che hanno bisogno di denaro in prestito, ci sono tantissime opportunità utili da cogliere al volo.
Partiamo dai prestiti dipendenti Inail, dai prestiti dipendenti Inpdap e dai prestiti dipendenti Inps. Si tratta di tre tipologie di prestiti dipendenti che possono essere richieste da chi lavora presso aziende pubbliche o presso aziende private, sia con contratto a tempo indeterminato che con un contratto atipico (nel caso specifico si parla di prestiti dipendenti a tempo determinato). In quest’ultimo caso è fondamentale che la durata del prestito sia inferiore o al massimo uguale a quella residua del contratto di lavoro.
I prestiti ai dipendenti sono particolarmente vantaggiosi per i tassi di interesse, più bassi rispetto ad altre soluzioni di credito, e per le condizioni generali ad essi applicate, come le spese di incasso rata o quelle di apertura della pratica, che spesso sono pari a zero.
I vantaggi diventano ancora più grandi quando si parla di prestiti dipendenti pubblici, in maniera particolare di prestiti dipendenti comune, statali e ministeriali, questo grazie a delle convenzioni che vengono solitamente fatte tra l’ente statale e la società finanziaria.
Una delle particolarità dei prestiti per lavoratori dipendenti è legata alla particolarità e ai vantaggi che hanno coloro che sono iscritti come cattivi pagatori o che sono stati protestati. In entrambi i casi è possibile far fronte a dei prestiti statali e a dei prestiti dipendenti privati assolutamente vantaggiosi e convenienti.
Il punto fondamentale è che tutti i dipendenti hanno il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) che opera da garanzia per la somma richiesta in prestito. Se a questo si aggiunge che il pagamento delle rate mensili viene fatto tramite trattenuta diretta dallo stipendio netto (la rata viene poi versata alla società finanziaria direttamente dal datore di lavoro) si capisce come questi prestiti sono assolutamente vantaggiosi e convenienti.
