Per tutti i pensionati è possibile richiedere dei finanziamenti per far fronte ad ogni necessità economica propria o della propria famiglia. I pensionati di anzianità che hanno un’età solitamente inferiore a 75 anni al termine del pagamento dell’ultima rata del prestito (in casi eccezionali si può arrivare fino a 80 0 90 anni, nel qual caso si parla di prestiti pensionati 80 anni o 90 anni) possono richiedere dei prestiti vantaggiosi e convenienti.
A seconda dell’ente previdenziale presso cui si è iscritti, vediamo i prestiti pensionati Inps, i prestiti pensionati Inpdap (anche se dal 2011 questo ente non esiste più e tutte le sue funzioni sono state accorpate nell’Inps), i prestiti pensionati Enasarco e i prestiti pensionati Enpals.
L’importo massimo che si può richiedere dipende dalla pensione netta che si prende ogni mese. La durata, invece, è di 120 mesi al massimo e la tipologia di rimborso è la cessione del quinto dello stipendio. Le rate, dunque, vengono rimborsate tramite tale trattenuta, che viene versata dall’ente pensionistico direttamente nelle casse della società finanziaria. Questo garantisce che i pensionati non debbano pensare assolutamente a nulla quando si parla di rimborso rate.
Come dicevamo, l’importo massimo che si può richiedere dipende dalla pensione che si prende, perché bisogna sempre considerare la pensione minima (che deve essere fatta salva). I prestiti pensionati con pensione minima, infatti, non sono ottenibili e, in ogni caso, la differenza tra le pensione netta che si prende e l’importo della rata mensile non può mai essere inferiore a tale importo.
Una menzione a parte deve essere fatta per i prestiti pensionati invalidi civili. A seconda della società finanziaria o della banca presso cui ci si rivolge, i prestiti pensionati invalidi civili possono o non possono essere ottenuti, nel caso in cui abbiano dei problemi la cosa migliore è quella di cercare altri preventivi.