Solitamente quando si fa domanda di prestito non è necessario fornire alcuna garanzia, se non quella della presenza di una busta paga (nel caso di un prestito a dipendenti), del cedolino della pensione (se il prestito è concesso a pensionati) o della dichiarazione dei redditi (da cui si attestano i propri guadagni, nel caso di un prestito per autonomi).
Potrebbe capitare, a volte, che una banca o una finanziaria, abbiano bisogno di maggiori garanzie prima di poter decidere positivamente su una richiesta di finanziamento. Questo accade se la somma di denaro da prestare è particolarmente elevate, oppure se non si è stati in grado di fornire delle garanzie fino a quel momento sufficienti (potrebbe essere il caso in cui a fare richiesta di un prestito sia un autonomo con alle spalle un’attività imprenditoriale appena avviata oppure un dipendente che abbia un contratto di lavoro a tempo determinato).
In tutti questi casi si entra nel campo dei prestiti garantiti, ovvero finanziamenti che sono “accompagnati” da una garanzia ulteriore.
Le categorie più diffuse di prestiti con garanzia sono:
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prestiti con garante cattivi pagatori e prestiti con garante protestati, per i quali la garanzia viene richiesta in virtù di una storia creditizia non proprio limpida. Si parla anche di prestiti con garante a segnalati.
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prestiti con garante autonomi, nel caso in cui i guadagni dell’azienda non siano sufficienti a far stare tranquillo l’istituto di credito
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prestiti con garante disoccupati, pensati per chi non ha un lavoro e dunque manca delle garanzie base
Nel secondo e terzo caso, i prestiti personali con garante sono noti anche come prestiti senza busta paga.
E’ possibile ottenere dei prestiti senza garanzie oppure occorre fornirle per forza? Un minimo di garanzia deve esserci sempre, altrimenti è impossibile ottenere il denaro. La tipologia di garanzia richiesta dipende, invece, da banca a banca.