Solitamente richiedere un prestito non comporta dover fornire alcuna garanzia aggiuntiva se non quella data già dalla busta paga e dal TFR (nel caso in cui si sia un lavoratore dipendente), dal cedolino della pensione (se si richiedono dei prestiti per pensionati) o dal modello Unico (nel caso in cui si richiedano dei finanziamenti per autonomi).
Capita a volte che le banche e le società finanziarie siano interessate ad avere altre garanzie oltre quelle appena descritte. Immaginiamo il caso in cui si richiede un mutuo per acquistare una casa, solitamente questa tipologia di finanziamento è sempre accompagnata da un’ipoteca su un immobile di proprietà. Si parla, dunque, di prestiti ipotecari su immobili, proprio per intendere quei finanziamenti che prevedono la presenza di questo diritto reale di garanzia.
Oltre che i prestiti ipotecari sulla casa, alcune banche e società finanziarie potrebbero richiedere dei prestiti ipotecari su auto, nel caso in cui non si abbia una casa di proprietà e la somma richiesta dal futuro debitore sia ampiamente copribile con il valore della vettura.
I prestiti ipotecari possono essere richiesti anche da chi non ha un lavoro “classico” e cerca dei prestiti ipotecari senza busta paga o dei prestiti ipotecari a cattivi pagatori. In entrambi questi casi, infatti, accedere al finanziamento classico potrebbe essere difficile (sicuramente più difficile che farlo da lavoratori dipendenti, soprattutto se si ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato) e, dunque, per avere una maggior garanzia e stare più sicura, la banca richiede l’ipoteca.
Dopo aver capito come funziona, concludiamo dicendo che un’ultima tipologia di prestiti ipotecari banche sono i prestiti ipotecari su terreno, concessi in maniera particolare ad aziende agricole che fanno della terra il loro business principale.
L’ipoteca è un concetto quotidiano nel mondo dei prestiti, non così difficile da trovare, per questo motivo è un’opzione che si può sempre prendere in considerazione.
